Hai lavorato sul tuo sito web per settimane intere, ma il solo pensiero di mostrarlo ad un pubblico reale ti fa letteralmente rabbrividire. E se la tua idea non piacesse? E se i colori che hai scelto non fossero giusti? E se le tue foto non fossero abbastanza belle ed accattivanti? Così torni a correggere, a rifare e a cambiare ancora … E così non avrai mai … veramente … finito.
Nel frattempo “finire il mio sito web” continua a stare lì nell’elenco di cose da fare, settimana dopo settimana, e non si riesce mai a depennare questo impegno.
Ti riconosci in questo profilo? Se è così, non sei il solo. Molti di noi soffrono di un senso di perfezionismo che ci impedisce di portare le nostre idee a compimento. Lanciare un sito web su internet e nel mondo rende la propria idea improvvisamente “reale” e di conseguenza vengono generate aspettative, opinioni, delusioni e … caspita, l’elenco continua!
C’è un modo per aggirare questo problema e si tratta di un semplice trucco. Prendi una pagina dalla guida strategica per lo sviluppo software e cerca di pensare al tuo sito web in termini di un “MVP” – prodotto minimo vitale.
Che cos’è un prodotto minimo vitale (MVP)?
Il concetto di “prodotto minimo vitale” è stato divulgato da Eric Ries, nel libro “The Lean Startup”. L’idea di base è semplice: si tratta di un nuovo prodotto che ti permette di ottenere il massimo dei profitti con il minimo sforzo.
In altre parole, non si rilascia qualcosa quando è perfetto. Si rilascia quando c’è appena abbastanza su cui lavorare (cioè “al minimo praticabile”). In questo modo è possibile testarlo, ottenere un feedback e migliorare da quel punto.
La maggior parte delle start-up, scrive Ries, impiegano diversi mesi “perfezionando” un prodotto prima che questo venga dato alla luce. Poi si ritrovano davanti ad una spiacevole sorpresa quando rendono pubblica la loro nuova creazione e nessuno si mostra particolarmente interessato. In questo modo l’approccio si rivela quindi lento, ad alto dispendio di risorse, e non porta a risultati soddisfacenti.
Come fa un MVP a completare il tuo sito web?
Di solito gli sviluppatori utilizzano l’approccio MVP per rilasciare nuovi prodotti e software, ma il ciclo di feedback “build-measure-learn” di Ries (basato su misurazione e apprendimento) può essere d’aiuto al fine di analizzare qualsiasi grande progetto, proprio come il tuo sito web. Quindi pensa a ciò che possa renderlo al minimo “pubblicabile”.
Può bastare una breve lista o anche solo una landing page. Il tuo sito, concepito secondo la logica MVP, potrebbe richiedere un dominio personalizzato, un titolo, alcuni paragrafi di testo, le informazioni di contatto e collegamenti ai profili dei social network. Eventualmente potresti inserire altri elementi (come ad esempio il logo) nella categoria “da sviluppare in futuro” ma questi non impediranno di certo che il sito funzioni, quindi non hanno bisogno di far parte del tuo MVP.
Pubblica il tuo sito web
Non preoccuparti, non avrai immediatamente migliaia di visitatori: probabilmente lo visiterà tua madre e sicuramente lo apprezzerà moltissimo. Puoi provare però a condividerlo con amici e colleghi. L’idea è solo quella di metterlo in mostra. Se qualcosa deluderà le tue aspettative e questo inizierà a innervosirti, ricordati sempre che non è veramente il “tuo sito web” la forma perfetta e ottimizzata di spazio online che hai figurato nella tua mente, ma solo un prototipo, una modesta ma super-efficiente, intelligente e snella macchina di avvio da cui stai cercando di imparare.
Osserva cosa succede
Comincerai a notare abbastanza rapidamente ciò che manca al tuo sito: forse sarebbe utile dare ai tuoi utenti la possibilità di fare delle prenotazioni? Grande! Perché no, puoi inserirlo. O magari vorresti ricevere dei feedback e dare loro più spazio? Ecco fatto, si può aggiungere. Tutte queste cose possono essere integrate giorno dopo giorno ma non limitano, lasciando incompleto, il tuo sito.
Cerca di ottenere un feedback
La parte più importante dell’MVP è la parte dell’apprendimento. Quindi dovresti utilizzare il sito MVP per ottenere un feedback sul target e il tipo di persone a cui ti rivolgi e se attraverso il sito possano fare ciò che davvero ti interessa. Riescono ad intuire facilmente in cosa consiste la tua attività e questa si mostra veramente utile ai loro occhi? Fai alcuni test di base e scopri così ciò che potrebbe essere invece poco chiaro, confuso e inutile ma ad ogni modo risolvibile.
Probabilmente il font che hai scelto e che ti piace moltissimo è in realtà illeggibile per la maggior parte delle persone o che i tuoi visitatori abbiano difficoltà a trovare il pulsante per iscriversi alla newsletter. Tutti questi problemi che hanno a che fare con l’esperienza degli utenti sono importanti da sapere adesso che è possibile risolvere rapidamente e non tra diversi mesi.
Ancora una volta
Prendi quello che hai imparato dal tuo MVP e inizia ad apportare miglioramenti. Alcuni di questi non richiederanno molto tempo, altri invece lo faranno, ma almeno stai procedendo per la tua strada e hai suddiviso il grande compito “finire il sito web” in piccoli passi molto più gestibili.
Finisci il tuo sito e continua a imparare
Una MVP aiuta a chiarire i presupposti e ad imparare il più velocemente possibile, senza investire molto tempo ed energia nel praticare strade (o scegliere i colori) che poi non funzionano realmente.
Se interiorizzi la mentalità MVP quando lavori al tuo sito, ti accorgerai di allontanare così le pressioni esterne. Dopo tutto un sito Jimdo fai-da-te è facile da cambiare in qualsiasi momento, per qualsiasi ragione. Ci auguriamo che inizi a pensare al tuo sito come qualcosa che si evolva nel tempo, piuttosto che qualcosa che si supponga essere perfetto, “finito” e mai ritoccato.
Se ti piace una MVP, puoi applicarla anche ad altri aspetti della tua attività, o ancora a dei tuoi progetti personali. Per maggiori informazioni, visita il sito di Eric Ries.