Le piccole e medie attività hanno portato colore, creatività, innovazione e personalità all’economia globale che ormai da tempo, e ora come non mai, rischia di diventare sempre più grigia e uniforme. 

Non credi? 

Prova a immaginare il centro della tua città senza i negozi locali, le gallerie d’arte, le piccole caffetterie e i ristoranti, oppure una vita senza artiste/i indipendenti, giornaliste/i, fotografe/i, designer… è chiaro che tutti preferiamo vivere in un mondo ricco di opzioni, di possibilità. Che si tratti di articoli particolari o di cibo, tutto quello che è prodotto da piccole e medie imprese regala diversità al nostro mondo. In qualità di acquirente “pensante”, puoi supportare in questo difficile periodo proprio le attività portatrici di questa varietà. Come? Ti proponiamo 10 idee.

1. Chiedi alternative alla cancellazione

Tante attività stanno facendo ricorso a tutta la loro creatività e alla loro capacità di reinventarsi per cercare di sopravvivere. La cancellazione di un acquisto o di una prenotazione colpisce duramente le loro finanze. Perché non chiedi loro se ci sono delle alternative? 

Un interprete può offrire delle lezioni di lingua online, un pianista può tenere un corso registrando dei video dimostrativi, le palestre possono fornire dei piani personalizzati specifici per fare sport da casa, le piccole librerie (non solo Amazon) possono consegnarti i libri che volevi, lasciandoli sull’uscio di casa tua. Tutto quello che devi fare è chiedere se ci sono alternative all’usuale fruizione di un servizio. Magari esistono già o ci saranno tra un paio di settimane, va bene anche se proponi tu delle opzioni, chiarendo qual è la tua esigenza e specificando che saresti disposto a pagare per soddisfarla. In questo modo tu non dovrai accantonare definitivamente il tuo progetto e inoltre darai il tuo contributo, ispirando e aiutando un’attività a non affondare in un periodo di crisi.

2. Disdici per tempo la tua prenotazione

Potrà sembrarti contraddittorio rispetto al primo punto, ma tutto dipende dal tipo di servizio che hai prenotato. Se hai riservato un tavolo per una cena è meglio che chiami per tempo e disdici la prenotazione. In questo modo eviterai sia lo spreco di cibo che costi inutili (materie prime, energia, tempo dedicato alla preparazione dei piatti) per chi gestisce il ristorante. Questo consiglio non vale solo per i ristoranti. Pensa ai piani che avevi già fatto in generale per i prossimi mesi e chiediti “Ho davvero bisogno di cancellare questa prenotazione?”. Se la risposta è “sì”, meglio agire con ampio anticipo.

3. Rimanda invece che annullare

Non dovresti viaggiare in questo periodo, a meno che non sia strettamente necessario. Anche se le cose stanno così e non puoi farci molto, rimane il fatto che hai già speso una considerevole parte del tuo tempo e del tuo denaro per pianificare il tuo viaggio. 

Rimandalo invece che annullarlo del tutto! 

Una volta che l’emergenza sarà finita, le agenzie riprenderanno a organizzare viaggi, i bed & breakfast avranno di nuovo bisogno di ospiti da accogliere e così via! Su molte piattaforme e siti web è possibile posticipare un servizio o la data di un soggiorno. Nel caso non ci fosse questa possibilità, mettiti direttamente in contatto con l’ostello, il b&b, il campeggio, ecc. e comunica il desiderio di rimandare il tuo arrivo.

4. Fatti consegnare piatti dal tuo ristorante

Non tutti i ristoranti offrono il servizio di consegna dei piatti, ma vista la diminuzione dell’afflusso dei clienti (a volte totale e forzata come sta succedendo ora in Italia), qualche gestore potrebbe prendere in considerazione questa possibilità. Se sei a casa tutto il giorno, alle prese con lo smart working e con i bimbi e le bimbe che non possono andare a scuola, chiedi al tuo ristorante preferito di consegnarti il cibo o magari un kit con gli ingredienti per la preparazione di un bel pranzo o cena. In questo modo avrai a disposizione del cibo gustoso e fresco (il kit con gli ingredienti è poi un’ottima trovata per coinvolgere i figli nella preparazione dei pasti!) e il proprietario/la proprietaria del ristorante potrà continuare a fatturare anche in questo periodo così difficile.

5. Non chiedere il rimborso

Hai comprato dei biglietti per uno spettacolo teatrale o per un concerto? Di sicuro avrai diritto a un rimborso totale… ma siamo sicuri che tu abbia davvero bisogno di far valere questo diritto? Potresti invece venire incontro all’agenzia o all’organizzazione che ti ha venduto i biglietti, rinunciare al rimborso e donare loro l’importo pagato. Avrai ancora più voglia di andare a spettacoli e concerti quando la crisi sarà finita. È quindi importante dare il proprio contributo per proteggere le istituzioni, le organizzazioni e le imprese che lavorano nel settore della cultura e dell’arte.

6. Supporta un artista locale

Gli artisti in generale, e i musicisti in particolare, vivono grazie agli incassi dei loro spettacoli e concerti. Tra le misure prese per fronteggiare l’emergenza coronavirus c’è il divieto di eventi e iniziative che comportino l’assembramento di più persone: gli spettacoli artistici sono stati quindi cancellati o rinviati a data da definire. La cosa migliore che puoi fare ora è dunque supportare la scena artistica locale: acquista degli articoli nella libreria del tuo quartiere, nel negozio di dischi o nella vicina galleria d’arte… puoi perfino chiedere a un artista locale di creare un’opera personalizzata per te!

7. Iscriviti a corsi online

Fitness, yoga, scrittura creativa, canto… ci sono così tanti corsi che possono essere seguiti anche in modalità online. Se una piccola/media attività offre questa possibilità, sfruttala! Non solo supporterai a livello economico un business in difficoltà garantendogli un’ulteriore entrata, ma mostrerai anche partecipazione e solidarietà. 

8. Compra cibo fresco…

La tua dispensa sta letteralmente scoppiando, hai comprato qualsiasi tipo di prodotto a lunga conservazione, liofilizzato, essiccato, inscatolato e chi più ne ha, più ne metta. Se vuoi che tutto questo abbia davvero un senso, dovresti includere nella tua dieta anche del cibo fresco: che ne dici della pasta fatta a mano dalla pasta fresca del quartiere? O della verdura e della frutta in vendita nel piccolo market bio vicino a casa?

9. … e locale

Abbiamo tutti assistito a scene apocalittiche di persone prese dal panico di non riuscire a trovare più carta igienica, pasta, passata di pomodoro e altri beni di necessità. Abbiamo visto coi nostri occhi interi scaffali svuotati così velocemente che non si faceva quasi in tempo a rifornirli di nuovo. Tutto ciò è accaduto e accade soprattutto nei supermercati di grandi dimensioni che fanno parte di catene, mentre invece non succede nei piccoli negozi locali. Allora perché non acquistare lì i generi alimentari? Riuscirai a mantenere l’ormai famigerata “distanza di sicurezza” e sosterrai il commercio locale! 

Vuoi davvero fare la differenza? Chiedi all’anziano che abita nel tuo palazzo se ha bisogno di qualcosa. Molto probabilmente portare la spesa fino a casa gli costa molta fatica e in ogni caso, in questo periodo, è meglio stia a casa il più possibile.

10. Prenota sedute di shopping personalizzate

Durante la quarantena, il richiamo della moda potrebbe non essere così forte. C’è da dire che anche in questo periodo di emergenza e di forzata immobilità, è importante non rinunciare a prendersi cura del proprio aspetto: ci fa stare bene e inoltre può essere un’ulteriore occasione per supportare i commercianti locali. Alcuni negozi di abbigliamento stanno offrendo la possibilità di fissare un appuntamento virtuale su piattaforme online per incontrare un commesso o una commessa che danno dei consigli personalizzati sull’outfit perfetto da sfoggiare quando finalmente quest’incubo sarà finito! D’altronde sta per iniziare la cosiddetta “stagione delle cerimonie” ed è meglio non farsi trovare impreparati! Sessioni fashion a tu per tu: il sogno di ogni timido/timida con l’ossessione per la moda! 

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